Locri
Sito: Locri
Direttore: Giorgio Gullini
Anni: 1993
Le ricerche del CRAST
Una convenzione con la Soprintendenza Archeologica di Reggio Calabria, alla metà degli anni Novanta del secolo scorso, ha portato il CRAST ad impegnarsi a Locri Epizefiri nel Santuario di Marasà e, in particolare, nel tempio ionico dell’inizio del secondo quarto del V secolo. Il CRAST ha applicato, secondo un progetto redatto alla fine del 1993, nuove tecnologie di “digitoscultura” per ricomporre il capitello delle colonne della peristasi e per realizzare un modello in scala 1:50 del tempio nel suo aspetto originario.
L’analisi dei frammenti provenienti da alcuni capitelli del tempio ionico di Marasà ha permesso di ricostruirne il modello originario. Attraverso un paziente rilievo dei pezzi si è giunti a recuperare l’idea elaborata dal progettista greco. Lo studio ha consentito quindi di ricavare le dimensioni esatte dei vari elementi architettonici, fornendo ai ricercatori i dati per ipotizzare quale fosse l’aspetto del monumento nell’antichità. Il ritrovamento di alcune colonne sul fondale ionico, a 40 km da Locri, ha portato ad una rilettura e ad una nuova interpretazione del pronao del tempio che - in luogo della coppia di colonne ipotizzate da Paolo Orsi a inizio ‘900 - avrebbe ospitato sei colonne di diametro inferiore. Esiste infatti una proporzione tra gli elementi decorativi delle colonne del tempio (ricostruzioni CAD) e quelli delle colonne recuperate (che potrebbero essere state trasportate via mare, successivamente al crollo del tempio, verso una destinazione mai raggiunta).