Sculture buddiste dello Swat

La mostra, inaugurata nell’aprile del 1963, ha voluto presentare materiali provenienti dagli scavi dell’area sacra di Mingora, nello Swat, ai confini nordoccidentali del Pakistan e donati dall’allora Centro Scavi dell’ISMEO e di Torino ai Musei Civici torinesi. In tale circostanza si sono esposti in prevalenza rilievi provenienti da contesti architettonici (cornici, pilastri, capitelli, antefisse), che decoravano gli stupā, i caratteristici monumenti religiosi buddisti: le sculture, infatti, si ricollegano, per i soggetti trattati, alle leggende della vita di Buddha. Stilisticamente appartengono alla c.d. arte del Gandhāra, nome derivato da una delle satrapie del regno achemenide e in cui confluisce una eterogenea produzione scultorea in cui si fondono elementi dell’arte iranica, apporti di quella indiana e una marcata influenza ellenistica.