La terra tra i due fiumi

La mostra organizzata dal Centro Scavi Torino è stata una tappa fondamentale nella storia degli studi italiani in area medio-orientale. Come sostenne il Prof. Giorgio Gullini nell’introduzione del catalogo, il tema della mostra sono i “vent’anni di esperienze e di attività per svolgere programmi di ricerche, con un costante aggiornamento e sempre maggiore adeguamento delle metodologie operative nel quadro di una stretta integrazione di scienze fisiche, matematiche e naturali e di scienze storiche, finalizzata al più completo recupero del passato dell’uomo in momenti e luoghi di volta in volta determinati”. La mostra, attraverso reperti originali, ricostruzioni e pannelli illustrativi ha quindi analizzato alcuni aspetti basilari della storia della civiltà in Mesopotamia, in particolare scavi, usi funerari, dati antropologici, zooarcheologici ed etnoantropologici dei siti di Tell Hassan, Tell Abu Husaini, Tell Yelkhi (progetto Hamrin), i rapporti culturali tra Oriente e Occidente nel panorama ellenistico successivo ad Alessandro Magno (Seleucia al Tigri, Coche, Kifrin), gli aspetti culturali delle aree limitrofe alla Mesopotamia stessa (Gerasa, la Valle dell’Atrek), senza dimenticare l’attività sul campo degli archeologi del Centro Scavi Torino e l’attività di consulenza, progettazione e collaborazione scientifica degli Istituti Italiani di Baghdad (l’Istituto Italo-Iracheno di Scienze Archeologiche e il Centro Italo-Iracheno per il Restauro dei Monumenti).