Attività Archeologica italiana in Asia

Nel 1960 l’allora Centro Scavi e Ricerche Archeologiche dell'ISMEO e di Torino organizzò una mostra didattica sugli scavi intrapresi tra Afghanistan e Pakistan, luoghi molto diversi fra loro ma accomunati da rapporti storici molto antichi, dalle migrazioni protostoriche ai grandi imperi di Parti e Sasanidi, all'Islam, nonché dalla presenza dell’Ellenismo successivo al passaggio di Alessandro Magno. Il catalogo “Attività Archeologica Italiana in Asia. Mostra dei risultati delle Missioni in Pakistan ed in Afghanistan 1956-1959 (Torino-Roma 1960)”, redatto a cura di Giorgio Gullini con introduzione di Domenico Faccenna per Mingora, Umberto Scerrato e Dino Adamesteanu per l'Afghanistan, e schede descrittive redatte da Giorgio Gullini (Udegram), Maurizio Taddei (Butkara), Umberto Scerrato (Ghazni e Gakatu), analizzò quindi i siti dell’Afghanistan e del Pakistan oggetto di tali ricerche, mettendo in luce, in tempi quanto mai precoci, influssi, differenze e comunanze culturali tra Oriente e Occidente alla luce dell’Ellenismo.

La mostra è stato un primo esempio di “dialogo col pubblico”, legame che il Centro Scavi Torino ha sempre cercato e voluto fortemente nella sua più che quarantennale attività. La prima attività archeologica svolta in Medio Oriente è stata inoltre proposta, con ampia esposizione di pezzi originali, nella successiva mostra “L’Afghanistan dalla Preistoria all’Islam”.